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Lio Mascheroni

Lionello Mascheroni (Milano 27/11/1960) Dopo varie esperienze in una serie di gruppi autoprodotti, Lio Mascheroni diviene, nel 1981, il batterista dei Vanadium, la band heavy rock italiana sicuramente più famosa nel nostro paese ed in Europa, che per tutta la durata degli anni ‘80 è stata la punta di diamante di un movimento musicale che ha fatto conoscere in Italia una realtà che in tutto il mondo ha sempre dominato tra i primi posti delle classifiche di vendita. Batterista inesauribile e dalla potenza irrefrenabile, ha costituito la colonna portante della formidabile sezione ritmica dei Vanadium assieme al bass-player Mimmo Prantera, con cui andava a formare l’accoppiata più esplosiva e devastante mai apparsa sui palchi del nostro paese. Panzer dall’incedere incalzante, capace di progressioni pirotecniche, rappresenta il perfetto esempio di batterista in continua evoluzione: nel suo stile inconfondibile ammiriamo fondersi la classe di Keith Moon (The Who) e John Bonham (Led Zeppelin) con la potenza e l’incisività di artisti della nuova generazione come Nick Menza (Megadeth) e Bobby Blotzer (Ratt, Contraband). Titano delle pelli, è unanimemente considerato uno dei drummer più rappresentativi ed importanti della scena rock italiana: il suo enorme talento e la sua energia lo pongono, senza dubbi di sorta, al vertice di un panorama musicale che nel corso degli anni ha potuto fregiarsi della presenza di altri batteristi d’eccezione, come il compianto Roberto Cappanera (Strana Officina) e Dario Caroli (Sabotage, Bud Tribe). Lio Mascheroni è stato il cuore dei Vanadium ed i suoi battiti hanno scandito tutte le esaltanti tappe della gloriosa carriera di questa straordinaria band: dall’esordio al fulmicotone di “Metal Rock” (1982), passando per lo stratosferico “A Race With The Devil” (1983), il bestseller (54.000 copie vendute solo in Italia) “Game Over” (1984), “Live On Streets Of Danger” (1985), il mastodontico “Born To Fight” (1986), “Corruption Of Innocence” (1987), “Seventheaven” (1989), fino a giungere all’ultimo episodio, per la prima volta cantato in italiano, “Nel Cuore Del Caos” (1995). La sua carriera professionale lo vede protagonista su palcoscenici importanti: nel 1986, in occasione del primo festival di Heavy Metal italiano, si esibisce con i Vanadium al Palasport di Bologna ed al Palatenda di Milano, insieme a gruppi di fama internazionale come Motorhead e Twisted Sister. Nel 1988, allo stadio delle Alpi di Torino, in un concerto contro l’Aids, dà al pubblico un saggio della sua attitudine “monstre” dietro le pelli, valorizzando ulteriormente la prova del gruppo milanese, presente insieme ad acts internazionali come, fra gli altri, Rod Stewart e Status Quo. In quel periodo la fama dei Vanadium valica i confini nazionali, conquistando anche la difficile critica inglese: Toni Jasper ne parla in termini lusinghieri nella sua “Inernational Encyclopedia Of Hard Rock & Heavy Metal”. Nel 1994, accanto al compagno di mille avventure Pino Scotto, dinamico vocalist dei Vanadium avviatosi verso una brillante carriera solista, diviene cardine del “Progetto Sinergia”, brillante iniziativa di Scotto che punta a riunire alcuni dei migliori musicisti italiani in nome della loro passione comune: il Rock. Artisti come Luigi Schiavone (chitarrista di Enrico Ruggeri), Antonio Aiazzi dei Litfiba, Fabrizio Palermo dei Clandestino (ex band di Ligabue) vanno a formare un’all – star band che si avvale persino della collaborazione di Andrea Braido (chitarrista di Vasco Rossi) e dell’armonicista Fabio Treves. Dopo la pubblicazione di un album omonimo e l’inattesa reunion dei vanadium, sancita dall’uscita del già citato platter “Nel Cuore Del Caos” e da un’interminabile tournèe, Lio resta al fianco di Pino Scotto, partecipando alla realizzazione dei suoi successivi album da solista ed ai relativi concerti di supporto. Il 2003 è anno di grandi novità: l’inossidabile coppia Mascheroni – Scotto torna alla carica con un nuovo, emozionante progetto, chiamato Fire Trails. Con la pubblicazione di un cd “Vanadium Tribute” contenete 12 brani, rispettivamente nove songs della produzione Vanadium, arrangiate ed interpretate in chiave moderna e tre brani inediti. Dopo questa avventura, Lio torna al vecchio amore per i classici dell’hard rock e forma una cover band,insieme all’amico chitarrista Maurizio Roveron. Nell’estate del 2007, i compagni di mille avventure Tessarin e Zanolini,lo contattano per essere il motore trainante dei Rustless, nuovo progetto discografico nato dalla voglia di regalare ancora grandi emozioni a tutti i loro fans.